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Specialità Piemontesi > Prodotti di panificio e pasticceria
Una ricetta cinquecentesca ne indica la composizione: "Si fanno con un poco di farina, albume d'uovi e zuccaro...". Pur essendo una specialità piemontese, dove il savoiardo viene chiamato familiarmente biscôtin (pronuncia biscutin), ha continuato ad essere prodotto anche in Francia, in particolar modo nella zona di Yenne, sul lago del Bouget, che apparteneva al territorio dei duchi di Savoia.
Su "Le grand Larousse gastronomique" (praticamente la bibbia del gastronomo), si legge che i Savoiardi furono realizzati per la prima volta dal cuoco di Amedeo VI di Savoia intorno al 1348, in occasione di una visita del re di Francia, la ricetta piacque e fu adottata dalla Real Casa piemontese, a beneficio soprattutto dei piccoli eredi.
I Savoiardi sono biscotti morbidi, friabili e molto leggeri, la particolare leggerezza del prodotto deriva dal fatto che gli albumi vengono incorporati alla fine, dopo essere stati montati a neve ben ferma. La cottura avviene in due fasi, nella prima si inforna dopo aver cosparso la parte superiore del biscotto con zucchero al fine di ottenere una crosticina dolce, dopo circa dieci minuti, si cosparge altro zucchero e si prosegue la cottura a temperatura più bassa.
I Savoiardi si accompagnano tradizionalmente alla cioccolata calda o a creme e vengono usati per la preparazione di uno dei dolci italiani più richiesti: il tiramisù.